Lilli e Balloo: adottati i primi due cani del clochard

Lilli e Balloo: adottati i primi due cani del clochard

Sono arrivati in rifugio insieme: esattamente il 18 marzo, dopo essere stati catturati nelle baracche dove era stato ritrovato -nella frazione Levego del comune di Belluno- il corpo di un uomo, ridotto ormai quasi ad uno scheletro e semi mummificato ed aver, quindi, trascorso qualche settimana in canile sanitario, dove sono stati vaccinati e sterilizzati.

E se ne sono andati dal rifugio lo stesso giorno: sabato 4 maggio, dopo un percorso di recupero comportamentale che, per entrambi, è stato abbastanza breve, dato che, del gruppo di dieci cani affidato ad Apaca dal comune capoluogo, erano gli unici due che già manifestavano al momento dell’arrivo una limitata docilità. Non si avvicinavano, però, spontaneamente alle persone e men che meno si facevano mettere il guinzaglio: ora cercano il contatto, si fanno volentieri accarezzare, non hanno problemi ad indossare pettorina e collare e vanno volentieri in passeggiata.

Lilli, meticcia di presumibili 10 anni, è stata adottata da una famiglia di Alpago, che ha già nel proprio curriculum un’adozione dal canile : vivrà in casa, notte e giorno a contatto con una mamma affettuosissima, ma potrà anche frequentare un bel giardino e familiarizzare con una gatta dal carattere dolce.

Ad occuparsi di Baloo, meticcio di presumibili 5 anni, sarà, invece, una famiglia di Trichiana: anche per lui si prospetta una vita in casa, notte compresa (e le prime foto lo ritraggono già comodamente acciambellato sulla poltrona del salotto) e la possibilità di fare molta attività: a sua disposizione c’è, infatti, un grande giardino e gli adottanti amano le passeggiate e le escursioni.

Nel frattempo, il lavoro dei volontari e dell’educatrice Elena Zanardo prosegue con gli altri cani del gruppo, sicuramente più problematici di Lilli e Baloo, ma quasi tutti ormai molto più socializzati e disponibili al contatto e alle interazioni di quando sono arrivati in rifugio. Per tre di loro ci sono già degli aspiranti adottanti -che stanno aspettando la conclusione del recupero-, ma per altri cinque non ci sono ancora candidati: l’invito ai bellunesi è di passare in rifugio per una visita.