“La felicità ritrovata”: ancora gatti tra i Racconti

“La felicità ritrovata”: ancora gatti tra i Racconti

Una gatta rossa che sprofonda nella solitudine dopo la perdita del compagno umano e ritrova solo molto tempo dopo la serenità nella convivenza con la famiglia “allargata” di una gentile signora.

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“La felicità ritrovata”

Sono Matilde la rossa, così chiamata per il colore del mantello, che è interamente rosso con la sola eccezione della punta bianca della coda.
I primi anni della mia vita sono stati felici, coccolata e viziata dal mio papà umano. Ma un brutto giorno – che non dimenticherò mai – non lo vidi più e da micia allegra e spensierata che ero diventai triste ed irrequieta.
Nell’attesa del suo ritorno, mi nascosi in un angolo della casa, rifiutando a volte anche il cibo, patendo la solitudine.
Nessuno si offriva di prendermi con sé, finchè, dopo un bel po’ di tempo, una signora, venuta a conoscenza della mia triste condizione, decise di portarmi nella sua casa.
Il problema fu che non riuscivo ad ambientarmi: sentivo troppa nostalgia per la mia vecchia abitazione e per il mio papà, che non avevo mai più visto.
Visto che la situazione non migliorava, la signora, pur con grande dispiacere, mi portò da una sua amica che viveva con sei gatti, nella speranza che la vita di gruppo mi avrebbe fatto bene.
Ma le cose andarono molto diversamente. Fui subito considerata un’intrusa dagli altri gatti che non mi accettarono mai nella colonia, costringendomi a vivere isolata e spesso costretta a rintanarmi in luoghi che nessuno degli altri gatti frequentava.
Un giorno, si presentò all’uscio di casa una persona che cercava una gatta che potesse fare compagnia a Zoe, l’unico superstite di un gruppetto di vecchi mici, tutti ormai passati a miglior vita.
Mi scelse perchè aveva un debole per i gatti rossi e nonostante mi mancassero quasi tutti i denti e un’ulcera mi avesse compromesso la vista da un occhio.
Mi mise in un trasportino e incominciammo l’ennesimo viaggio, che io speravo sarebbe stato davvero l’ultimo.
Arrivai in una casa con un bel giardino. Vicino al grande cancello rosso, ad attendermi c’erano il gatto Zoe e il cane Billi, un meticcio di taglia piccola dal curioso naso doppio, che dimostrò immediatamente la sua simpatia, evidentemente contagiosa perchè anche Zoe mi accettò subito nella sua casa, permettendomi fin dal primo giorno di frequentare ogni angolo del giardino e dell’abitazione.
Sono una micia dal carattere tosto e niente riesce a fermarmi quando, spinta dalla curiosità, apro qualsiasi cassetto e sportello, rovesciando a terra il contenuto. E’ per questo che, dopo un po’, Zoe, Billi e la signora han cominciato a chiamarmi con un nuovo nomignolo: non più solo “la rossa” ma anche Matilde “l’esploratrice”.
Oggi che Zoe non c’è più, vivo con Fiocco, un gattone maschio color crema, col quale di solito le cose vanno bene, anche se talvolta è necessario chiarire chi sia la regina della casa!
In tutta la mia vita ho notato che quasi tutti i cani che ho incontrato provavano simpatia per me: e così è anche con Fulvio, un meticcio molto esuberante che è arrivato in casa dopo la morte di Billi. Con Fulvio giochiamo e ci rincorriamo, ma ci facciamo anche le coccole e soprattutto andiamo molto d’accordo nel combinare guai insieme.
Un affetto profondo mi lega alla mia mamma umana, che mi ha accolto con tanta pazienza e tanto amore: oggi le sofferenze patite sono diventate un pallido ricordo e la mia vita scorre felice, accanto a dei compagni di viaggio che rendono sereno il cammino.

Nerea Fiamin
febbraio 2018