Home sweet home, quando il cane resta a casa da solo

Home sweet home, quando il cane resta a casa da solo

Chi vive insieme a un cane lo sa, presto o tardi capiterà di doverlo lasciare da solo in casa – invece, salvo giardini molto ben protetti, all’esterno da solo è sempre meglio di no! – per qualche tempo. Non per tutti è così ovviamente, dipende molto da come si è organizzati, dal tipo di lavoro e dagli impegni quotidiani, ma può accadere che il cane debba rimanere temporaneamente incustodito per i più disparati motivi.

Ma è possibile gestire un cane senza la presenza di qualche umano a fargli compagnia? E quali sono le strategie migliori per evitare stress e qualche guaio? Ansia, noia ed energie inespresse che si accumulano in un cane lasciato solo, infatti, potrebbero sfociare in un comportamento distruttivo, orientato contro oggetti e ambienti della casa. Questo può dipendere da diversi fattori, per esempio da come è stato abituato ed educato il cane, nonché dalla salute, dalle dimensioni e dall’età.

L’Huffington Post Italia riporta la necessità di accudire un cane dalle tre alle cinque volte al giorno, soprattutto per quanto riguarda il cibo e le passeggiate. Maggiore autonomia è garantita dal poterlo sistemare fuori, ma comunque le sue esigenze non cambiano: un cane non è in grado di controllare quanto cibo mangiare dalla ciotola e non può uscire da solo per fare i suoi bisogni. Inoltre deve poter fare attività fisica, stimolare mente e sensi esplorando l’ambiente circostante, stare insieme ad altri in quanto animale prettamente sociale.

Ma quando si ritrova da solo, come si può aiutarlo a trascorrere il tempo che lo separa dal nostro ritorno senza danni? Prima di tutto è consigliabile fargli fare del movimento e magari giocare prima della partenza, in modo da lasciarlo sfogare un po’ in vista delle ore solitarie. Si possono poi pensare per lui delle attività da svolgere mentre è solo, come mettergli a disposizione giochini di attivazione mentale o nascondere piccoli snack nelle stanze dove gli sarà permesso stare. L’uso dell’olfatto e l’incitamento alla ricerca possono tenere impegnato il cane durante l’assenza del proprietario, calmandolo e contrastando l’istinto di masticare il divano o scavare gigantesche buche in giardino. È bene anche predisporre una zona “comfort” dove il cane si può sentire a proprio agio e al sicuro, circondato dai giocattoli o dalla coperta preferiti e avendo a disposizione una ciotola di acqua fresca. Importante è anche controllare che porte e finestre siano chiuse (mantenendo però la giusta ventilazione) e che non ci siano in giro per la casa oggetti pericolosi.

Se la lontananza dovesse rivelarsi piuttosto lunga, l’alternativa potrebbe essere quella di affidare il cane a un dog-sitter, che avrà cura di lui e di tutte le sue peculiari necessità, alleviando pensieri e preoccupazioni che inevitabilmente sopraggiungono in queste occasioni.

Infine, se prima di uscire è meglio mostrarsi sereni e non badare troppo al cane, così da rendergli più facile la separazione, al momento del rientro si devono invece rivolgere le giuste attenzioni, ma dopo che avrà smesso di fare le feste e sempre senza esagerare, ma facendogli capire che siamo finalmente tornati da lui e che siamo anche noi molto felici di rivederlo!