Ti ricordi? La memoria dei cani

I cani da tempo immemore affiancano l’uomo nelle più disparate attività legate al lavoro, al soccorso, alla compagnia. Questo perché il cane impara, spesso anche in fretta, ed è così possibile addestrarlo a svolgere una varietà di compiti che non impiegano soltanto le sue doti fisiche ma anche la sua intelligenza.

Nathan ha sicuramente “memoria” di una pessima detenzione…

Il cane riesce a riutilizzare le informazioni che ha immagazzinato precedentemente e questo significa che ha una buona memoria. Anzi, memorie: ne possiede infatti di diversi tipi, proprio come gli esseri umani. In un cane lavorano la memoria a breve e lungo termine e la memoria procedurale. La prima permette al cane di dimenticare quanto appreso non appena aver concluso un’azione o una serie di azioni, come per esempio negli atti che prevedono una successione di movimenti. Il secondo tipo di memoria è invece quello grazie al quale il cane custodisce tutte le esperienze fatte e le conoscenze accumulate nella sua vita – figure, odori, rumori, oggetti vari –, pronte a essere utilizzate in chiave adattativa, per riconoscere un pericolo o per evitare un comportamento potenzialmente mortale. Si tratta della memoria che i cani attivano fin da cuccioli, nei primi mesi di vita, e che caratterizza anche la loro giovinezza, in pratica i periodi di tempo durante i quali nozioni fondamentali vengono apprese e assimilate. Il terzo tipo di memoria è infine quello procedurale, grazie al quale i cani possono compiere azioni complesse, accedendo a una sorta di mappa mnemonica che permette loro di orientarsi di fronte a compiti difficili – come per esempio risolvere un gioco per raggiungere un bocconcino o ritrovare una strada conosciuta – la quale viene modificata di volta in volta in base al contesto.

Inoltre, secondo un importante studio condotto nel 2016 dall’università di Budapest, sembrerebbe che i cani possiedano un tipo di memoria episodica che permetterebbe loro di riportare alla mente anche fatti di scarso interesse. Una facoltà che condividono con gli esseri umani e che fino a oggi non è stata riscontrata in nessun altro animale oltre ai primati.

L’intelligenza canina insomma passa anche attraverso la memoria ed è importante tenerla allenata attraverso le attività di stimolazione mentale o l’apprendimento di percorsi come quelli della mobility dog. Anche il rinforzo è altrettanto prezioso: coccole e piccoli premi golosi aiutano il cane a fissare istruzioni, esercizi e un comportamento socievole.

Purtroppo però i cani ricordano molto bene anche gli eventi negativi e i vissuti traumatici. Alcuni dei nostri ospiti mostrano le tracce di questi dolori, che affiorano in superficie tramite un atteggiamento impaurito, sofferente o al contrario sfrontato e ostinato. Non è sempre facile avere a che fare con i cani problematici, ma tutti i giorni i volontari dell’Apaca cercano di creare intorno a loro un’atmosfera positiva affinché un po’ di fiducia nell’uomo torni a visitare la loro memoria, un posto dove possono trovare ancora spazio i ricordi delle belle esperienze.

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