La rivincita dei piccoli

La rivincita dei piccoli

Che relazione c’è tra essere piccoli di statura e aspettativa di durata della vita?

Di solito, i grandi mammiferi arrivano più lentamente all’età adulta ma vivono più a lungo: la balena può arrivare a 110 anni, l’elefante tra i 45 e i 75 anni, mentre il topo ha una vita media di 2-3 anni. Dentro la stessa specie, però, sembra valere la regola contraria, ossia che la maggiore dimensione non sia un vantaggio.

Il problema è che il metabolismo condiziona la durata dei tessuti e delle cellule, dato che l’energia necessaria per alimentare un grammo di tessuto è più o meno la stessa per tutti i soggetti, grandi o piccoli che siano: quindi essere grandi comporta un fabbisogno maggiore di energia con aumento dei sottoprodotti tossici, mentre essere piccoli diventa un vantaggio e la vita si allunga. Ovviamente, anche le condizioni ambientali e la genetica fanno la loro parte.

Per gli animali umani moltissimi studi confermano questa conclusione: vale per i cinesi, i giapponesi e i greci, mediamente di bassa statura, che vivono più a lungo dei nordeuropei o dei nordamericani; ma vale anche per gli abitanti del piccolo borgo sardo di Villagrande Strisailia che ha il primato europeo dei centenari, merito certo della dieta mediterranea, di una vita sociale vivace ma anche probabilmente di un’altezza che non supera il metro e 60 centimetri.

E per i cani? Anche per loro conta il patrimonio genetico e l’ambiente in cui vivono, ma è un dato acquisito che i cani di taglia piccola hanno una vita più lunga (tra i 15 e i 18 anni), mentre i cani di taglia media solitamente vivono al massimo 13 o 14 anni e quelli di taglia grande mediamente raggiungono i 9-11 anni di età.