Kant e la giornata mondiale degli animali

Kant e la giornata mondiale degli animali

Il 4 ottobre è stata celebrata la giornata mondiale degli animali, un omaggio doveroso, ma purtroppo ancora non bastante, verso tutte le specie viventi che vivono sulla Terra insieme all’uomo. È ovviamente molto importante ricordare che anch’esse esistono e meritano attenzione e cura e, a questo scopo, senza dubbio aiuta sensibilizzare le persone grazie a una festa annuale su scala globale, affinché continui a diffondersi il valore di amarli e proteggerli come meritano.

Una delle citazioni della sezione “indimenticabili” dell’Apaca è dedicata proprio al senso di giustizia, legato a doppio filo a quello del rispetto verso gli esseri senzienti. La frase è attribuita al filosofo tedesco Immanuel Kant che ai doveri e alla morale – e quindi ancora al tema della giustizia – dedicò uno dei suoi saggi più famosi, la “Critica della ragion pratica”, pubblicato nel 1788. La frase recita così: “Possiamo giudicare il cuore di un uomo dal modo in cui tratta gli animali”. Ma come sono i cuori degli uomini, cosa provano nei confronti degli animali? Come sono cambiati attraverso i secoli? Purtroppo, se anche molti passi avanti sono stati fatti dai tempi di Kant, in tante, troppe altre occasioni assistiamo ancora ad azioni brutali perpetrate contro animali domestici e non, supportate da concezioni e percezioni che ritengono l’uomo un essere superiore e che dunque può arrogarsi il diritto di dominare tutte le altre creature che fanno parte della natura.

Dall’altra parte, fortunatamente, i cuori di molti altri uomini si spendono in difesa degli animali, nella protezione e nella tutela della loro esistenza e dei loro diritti. A contrastare l’angoscia di notizie terribili e inaudite di maltrattamenti, uccisioni, torture e violenza – solo in Italia la Lav ha contato centinaia di casi nei primi nove mesi del 2023 – esistono persone che si battono ogni giorno per salvare gli animali e garantire loro una vita sicura e dignitosa. Fra questi, numerose associazioni, enti, gruppi, rifugi, parchi in Italia e nel mondo raccolgono tutto il coraggio e la generosità delle persone che vogliono per gli animali una condizione di equità e rispetto, soprattutto in quegli ambiti che li vedono interagire con gli esseri umani. Una convivenza spesso non semplice e pacifica, purtroppo si ha modo di constatare anche questo fenomeno a volte molto complicato e di difficile equilibrio. La nostra costituzione, inoltre, attraverso l’articolo 9 cerca di salvaguardare ambiente e animali ma spesso i risultati non sono quelli sperati o previsti. Il cuore umano, in ogni caso, ancora una volta si fa criterio e metro di quanto vogliamo il bene delle creature che condividono con noi gli spazi e il tempo di questo mondo. Un cuore immensamente buono o immensamente malvagio in base al comportamento che mostra nei confronti degli animali, fatto però anche di zone grigie, difficoltà e sentimenti complessi, come solo una coscienza umana può possedere. Ma Kant, e insieme a lui tutti gli amanti degli animali, ci dice che, comunque sia, i grandi e piccoli gesti etici di cui è capace l’essere umano passano sempre attraverso il giudizio del suo cuore.