SOS, chi chiamare contro i maltrattamenti

Nonostante il cambiamento di orizzonti e la conoscenza che al giorno d’oggi è possibile divulgare e ricercare sul tema del rispetto verso ogni essere vivente, sono ancora moltissime le notizie che riguardano maltrattamenti commessi ai danni degli animali. Veniamo informati quotidianamente, da giornali e social media, di vicende drammatiche e violente che hanno per protagonisti cani, gatti e altri animali da compagnia, selvatici o impiegati nel lavoro e negli sport. Creature che vengono abbandonate a sé stesse, costrette a sopravvivere in condizioni orribili, picchiate quando non torturate, uccise.

Questi fatti spesso sono riportati dalle fonti di informazione solo dopo essere accaduti ma può capitare di assistere in prima persona a reati di questo genere. Cosa fare in quel caso? La prima e unica mossa valida è chiamare le forze dell’ordine: la polizia locale o il 112, il numero unico europeo per le emergenze attivo per ora in dodici regioni italiane. Se il fatto di cui si è testimoni non richiede assistenza immediata, si possono anche avvisare le stazioni di polizia o i comandi dei carabinieri, anch’essi organi di controllo pubblici autorizzati a intraprendere azioni contro questi abusi. Polizia e carabinieri, secondo la legge italiana, hanno l’autorità ma anche i mezzi per intervenire in caso di maltrattamento di animali, in quanto la tutela di questi ultimi ricade fra le loro competenze.

Le associazioni che proteggono gli animali possono farsi parte attiva ma non agire direttamente contro i maltrattamenti di cui si è spettatori, a meno che non abbiano a disposizione un servizio di guardie zoofile con autorizzazione del prefetto. Chi fa la segnalazione deve fornire, oltre alle proprie generalità, tutte le informazioni possibili per l’identificazione del responsabile e per dare un quadro chiaro della circostanza, affinché la situazione possa essere risolta nel modo più tempestivo ed efficace.

Non sempre esiste un lieto fine per queste storie ma sapere com’è più corretto comportarsi di fronte a un sopruso contro un animale può contribuire a diffondere quella cultura del rispetto e della difesa delle altre specie di cui ancora sentiamo così fortemente il bisogno.

Apaca ha dedicato a questo tema una sezione del sito, dove è possibile reperire molte altre informazioni e la modulistica per le denunce e le segnalazioni.

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