Un’arte assai poco mirabile

Un’arte assai poco mirabile

Da qualche tempo sembra essersi scatenata una moda rischiosa e irrispettosa fra i proprietari e i toelettatori dei cani: stravolgere il pelo degli animali per farli assomigliare sempre più a pupazzi e peluche. Si chiama “extreme dog grooming” ed è una pratica rischiosa per la loro salute e irrispettosa della loro natura vivente, tramutata in quella di giocattoli cui cambiare colore e acconciatura per puro divertimento.

Infatti, tingere il pelo dei cani può essere dannoso per il loro benessere psicofisico: reazioni allergiche, ustioni e intossicazioni sono fra le reazioni che si possono scatenare a contatto con sostanze chimiche o comunque inadatte al mantello e alla cute del cane, senza dimenticare che esse alterano il suo odore causandogli potenziale confusione e problemi a socializzare con i propri simili; inoltre il cane viene sottoposto allo stress di una toelettatura spesso invasiva e prolungata, soprattutto se, insieme alla colorazione, il pelo viene acconciato in modi stravaganti e bizzarri. Si vedono infatti immagini di cani tramutati in zebre, tigri, panda, pesci, Pokemon, elfi di Babbo Natale, arcobaleni, veicolate soprattutto sui social media, dove viene esibita quella che è definita addirittura un’arte espressa da toelettatori affermati. Ci può essere anche la garanzia che vengano utilizzati prodotti e tecniche che non mettono a repentaglio la vita dei cani, ma resta il fatto, assolutamente grave, che essi vengano ridicolizzati e danneggiati: per loro non c’è alcun vantaggio nell’essere trattati, anzi maltrattati, in questo modo inutile e poco sensibile.

Se proprio non si può fare a meno di intervenire sul mantello, il pelo del cane dovrebbe essere tagliato seguendo una prassi delicata che pone attenzione alle sue funzioni di termoregolazione e protezione: e non può essere eliminato per mero gusto estetico. Su questo, veterinari ed esperti del settore sono chiari: è meglio spazzolare il cane periodicamente e sottoporlo alla sola sfoltitura del manto quando si rende necessaria, mentre bisogna procedere alla tosatura esclusivamente nei casi in cui vi siano reali motivi igienici e sanitari.

Se tutto ciò ancora non bastasse, è necessario ricordare che, in Italia, colorare artificialmente il pelo dei cani può costituire anche un illecito: esistono regolamenti comunali – tra cui quello di Belluno (art.9 comma 11) e di alcuni altri comuni della nostra provincia – che vietano espressamente questa pratica, considerata dalla dottrina penalistica anche reato se eseguita ai danni del cane altrui.

Ricordiamo sempre che i cani, come tutti gli altri esseri viventi e senzienti, non sono oggetti e nemmeno persone, non hanno bisogno di farsi la tinta o un taglio nuovo per apparire più in ordine, più eleganti, più “stilosi”, per soddisfare l’attitudine tutta umana a ricercare la bellezza, una parte certo innegabile e affascinante della nostra complessità. Ai cani si deve soltanto tantissimo affetto e soprattutto il rispetto della loro natura animale affinché si possano sentire come le meravigliose creature che sono…naturali e spettinate.