Dieci domande e dieci risposte sui lupi

Dieci domande e dieci risposte sui lupi

Il lupo italiano è una sottospecie diversa dai lupi grigi europei, quindi unica ed endemica della penisola italiana. L’ultima stima ufficiale (ISPRA) parla di una presenza del lupo in Italia compresa tra i 1.269 e i 1.800 individui: 180-200 si aggirerebbero sulle Alpi (ossia 1,5 esemplari ogni 100 chilometri quadrati) e i restanti soprattutto nelle montagne centro-settentrionali dell’Appennino.

Il progetto LIFE WOLFALPS, cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito della programmazione LIFE+ “Natura e biodiversità”, ha l’obiettivo di realizzare azioni coordinate per la conservazione a lungo termine della popolazione alpina di lupo. Tra i materiali divulgativi prodotti c’è un “manifesto” con le dieci domande più frequenti sul lupo, alle quali vengono fornite risposte che possiamo o meno condividere (come ad esempio quella sulla caccia!) ma che sono, in tutti i casi, attendibili.

Ultimo lupo cacciato in Comelico alla fine del XIX° secolo (fonte: Wikimedia commons)

È vero che i lupi attaccano l’uomo?
FALSO! I lupi temono l’uomo, non lo considerano una preda e un’aggressione è altamente improbabile. Sapete quante persone sono state uccise in Italia dai lupi negli ultimi cent’anni? Zero.

È vero che i lupi sono stati introdotti dall’uomo in molte parti d’Italia?
FALSO! Un giovane lupo in dispersione è in grado di percorrere decine di chilometri al giorno alla ricerca di un territorio libero e di un esemplare del sesso opposto con cui formare un nuovo branco.

È vero che per diminuire i danni in alpeggio bisognerebbe abbattere i lupi?
VERO e FALSO! Per i Paesi europei è prevista una deroga alla protezione del lupo che consente un numero limitato di abbattimenti, come ultima ed estrema opzione in situazioni non risolvibili in modo diverso. Attenzione, però: casi internazionali hanno messo in luce che dove i lupi sono sottoposti ad alta mortalità i branchi si sgretolano. I sopravvissuti, siccome è più difficile cacciare i selvatici da soli, finiscono col predare di più gli animali domestici.

È vero che i lupi aumenteranno all’infinito?
FALSO! Il numero dei lupi dipende strettamente dalle prede disponibili e dall’abbondanza dei lupi stessi. Ogni branco occupa un territorio molto vasto (in media sulle Alpi 200 km²) e lo difende dagli altri lupi. Una volta raggiunta una certa densità, la popolazione a livello locale tende a rimanere stabile e ad autoregolarsi.

È vero che i lupi rappresentano un pericolo per i cani?
VERO! Un cane che vaga incustodito nel territorio di un branco corre seri rischi. Anche i cani però, rappresentano una minaccia per il lupo. Per esempio possono trasmettergli malattie come la rogna e il cimurro. Ma soprattutto, un lupo e un cane vagante possono accoppiarsi perché appartengono alla stessa specie, generando cuccioli ibridi. Questo fenomeno, ancora non documentato sulle Alpi italiane, mette in pericolo il lupo perché causa la perdita degli adattamenti acquisiti dalla specie attraverso la selezione naturale.

È vero che il lupo, se può scegliere,preferisce mangiarsi una pecora piuttosto che un animale selvatico?
VERO e FALSO! È bene chiarire che il 90% delle prede del lupo è costituito da ungulati selvatici; ma è anche vero che il lupo è un animale opportunista e spesso preferisce attaccare una pecora incustodita piuttosto che un cinghiale agguerrito. È dimostrato che i cani da guardianìa ben addestrati, le recinzioni elettrificate e la presenza costante del pastore riducono le predazioni in alpeggio. Però mettere in campo simili misure di prevenzione richiede tempo, denaro e tanta fatica: gli allevatori di montagna non possono essere lasciati da soli di fronte al ritorno del lupo.

È vero che il lupo e l’uomo un po’ si assomigliano?
VERO! Anche se in generale è sbagliato umanizzare gli animali selvatici, è innegabile che uomini e lupi abbiano molto in comune: entrambi si fanno una famiglia, educano i figli, difendono la casa, viaggiano e comunicano tra loro – anche da lontano. Guardando negli occhi un lupo possiamo vedereuna parte di noi stessi che abbiamo dimenticato, quella selvaggia, libera e in equilibrio con la terra.

È vero che il lupo e il cane da guardianìa sono nemici?
VERO e FALSO! Sono nemici in senso stretto, perché i cani da guardianìa mettono in fuga i lupi che provano ad attaccare gli animali domestici. Ma da un altro punto di vista i cani da difesa sono i migliori amici del lupo: la loro presenza diminuisce l’impatto sulla pastorizia e, di conseguenza, il conflitto con l’uomo.

È vero che i lupi danneggiano i cacciatori?
FALSO! I cacciatori non devono temere la concorrenza del lupo, poiché la presenza di ungulati selvatici in montagna è così ricca che c’è posto per tutti.

È vero che il lupo è un animale culturale?
VERO! Il lupo è un animale sociale che dispone di un linguaggio molto complesso e raffinato: gli adulti insegnano ai cuccioli la gerarchia del branco e le strategie di caccia e, naturalmente, a tenersi alla larga dall’uomo. Proprio per rispettare la natura selvatica del
lupo non bisogna mai dargli da mangiare, altrimenti i genitori insegneranno ai lupetti ad avvicinarsi all’uomo in cerca di cibo, disabituandoli a trovarlo in natura.