Il cane, nel corso dell’intera vita, ha diritto a una corretta profilassi e assistenza sanitaria che debbono essere garantite con il supporto di un medico veterinario. Disinteressarsi della salute del proprio cane può configurare il reato di maltrattamento (Cassazione penale, sez. III sentenza n.22579 del 23/05/2019).
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– consultare il veterinario di fiducia non appena l’animale dovesse presentare qualche sintomo anomalo o se si nota dimagrimento, inappetenza, vomito, eccessivo appetito o presenza di vermi nelle feci. Il cane è soggetto a parassiti interni (vermi intestinaliI vermi intestinali nel caneI più frequenti parassiti intestinali del cane sono: gli ascaridi (colpiscono innanzitutto i cuccioli, perchè vengono trasmessi dalla madre nella fase terminale della gravidanza e con l'allattamento. La trasmissione avviene per ingestione delle uova prodotte dai parassiti adulti nell'intestino), gli anchilostomi (più frequenti nei cani giovani, vengono trasmessi attraverso l'ingestione delle uova), i tricuridi (infettano cani di tutte le età. La trasmissione avviene attraverso l'ingestione di uova) e la tenia (i vermi adulti si insediano nell'intestino e consumano parte del cibo ingerito dal cane. La trasmissione avviene attraverso l'ingestione di uova, ma molto spesso anche attraverso le pulci).
Anche gli esseri umani e soprattutto i bambini possono essere contaminati.) ed esterni (pidocchiI pidocchi nel caneSono parassiti cutanei in grado di provocare una leggera dermatite cronica, se le infestazioni sono moderate. Se, invece, le infestazioni sono molto consistenti le irritazioni possono essere anche gravi.
I pidocchi degli animali sono parassiti specie-specifici: vivono solo su un'unica specie e, perciò, non si trasmettono all'uomo. Analogamente, i pidocchi dell'uomo non si trasferiscono agli animali., zecche, pulciLe pulci nel caneLe pulci possono produrre irritazione cutanea, perdita di pelo, dermatite allergica e sono un vettore della Dipylidium caninum, la tenia del cane.
La trasmissione avviene attraverso contatto con animali infestati oppure in ambienti (compresi prati, boschi, parchi) in cui le pulci sono presenti.
Le pulci del cane possono attaccare altri animali e anche l'uomo, così come le pulci dell'uomo possono attaccare il cane. e acariGli acari nel caneGli acari sono responsabili di malattie genericamente chiamate con il termine“rogna”, il cui principale sintomo è il prurito, accompagnato da un arrossamento della pelle e dalla comparsa di crosticine. Esistono vari tipi di “rogna”: la rogna sarcotipa (scabbia) che è molto contagiosa e colpisce il cane a qualsiasi età e, in determinate condizioni, anche l'uomo; la cheyletiellosi che è abbastanza frequente soprattutto nei cani che vivono in ambienti poco igienici; la rogna otodettica (rogna dell'orecchio) il cui sintomo principale è un'eccessiva produzione di cerume nerastro, accompagnato dallo scuotimento frequente della testa; e, infine, la rogna demodettica (rogna rossa) che è una infiammazione della pelle trasmessa dalla madre ai cuccioli.). La sverminazione è una profilassi che andrebbe ripetuta due volte all’anno, ma se si nota dimagrimento, inappetenza, vomito, eccessivo appetito o presenza di vermi nelle feci, il cane va portato con urgenza dal veterinario. Invece, nel caso di pidocchi, zecche, pulci e acari, è necessario eliminare al più presto il parassita. La soluzione migliore è comunque tentare di prevenire l’infestazione con applicazione di prodotti antiparassitari anche sui giacigli e sulle cucce;
– sottoporre il cane alle vaccinazioni contro il cimurroChe cos'è il cimurroIl cimurro è una malattia infettiva che colpisce soprattutto i giovani cani, fortemente contagiosa e provocata da un virus del genere Morbillivirus. Può colpire indifferentemente tutti gli organi dell'animale e, pertanto, la sintomatologia può essere molto variabile: si può avere una forma cutanea con esantema petecchiale, inizialmente diffuso alla regione addominale ma che può espandersi a tutto il corpo; una forma respiratoria con scolo mucopurulento nasale, tosse, bronchite e broncopolmonite; una forma intestinale con enterite catarrale spesso emorragica; una forma paralitica con contrazioni dei gruppi muscolari delle cosce, delle spalle, distrofia muscolare, specialmente del treno posteriore e una paraparesi che si aggrava sino alla tetraplegia e, infine, una forma mista respiratoria e gastroenterica. l’epatite virale e la parvovirosiChe cos'è la parvovirosiLa parvovirosi del cane è una malattia virale contagiosa caratterizzata da gastroenterite e, meno frequentemente, da miocardite e che presenta un notevole tasso di mortalità.
Il virus si trasmette principalmente mediante un ciclo oro-fecale: si contrae per via nasale e orale, non è necessario il contatto diretto ma anche solo il contatto con escrementi e liquidi organici di pazienti infetti.
Di solito la parvovirosi si manifesta principalmente nei cuccioli di età compresa tra le 6 settimane e i 6 mesi, ma colpisce frequentemente anche i cani adulti non vaccinati.
Colpisce più facilmente alcune razze rispetto ad altre, come il Dobermann Pinscher, Rottweiler, English Springer Spaniel, Pastore Tedesco, American Pit Bull Terrier e Bassotto. ( le cd. “core vaccines” ossia vaccinazioni essenziali), malattie gravissime che portano quasi sempre al decesso. Il veterinario potrà dare ogni informazione anche su altre vaccinazioni e profilassi, come quelle contro la leptospirosiChe cos'è la leptospirosiLa leptospirosi è una malattia originata da batteri di vario genere che fanno capo alla specie Leptospira interrogans. Il cane si può infettare in maniera diretta (contatto con urina infetta sia di cane che di topo; ingestione di carcasse di topi o ricci; contatto venereo; per via transplacentare), sia per via indiretta (acque, terreno, cibo, lettiere contaminati). Le leptospire possono penetrare nel corpo del cane anche tramite abrasioni e piccole ferite cutanee.
L’habitat ideale per le leptospire è l'acqua calda e stagnante: il periodo più pericoloso per contrarre la malattia è rappresentato dalla tarda estate e dall’autunno, mentre temperature sotto lo O° uccidono le leptospire.
La leptospirosi produce danno renale acuto, danno epatico ed emorragie polmonari.
La malattia è anche una zoonosi, cioè può essere trasmessa agli esseri umani e ad altri animali., la rabbiaChe cos'è la rabbiaE' una malattia pericolosa di carattere virale, che si trasmette mediante contatto con la saliva di animali infetti (morso e più raramente leccamento di una ferita o di una mucosa). Comincia a manifestarsi dalle 3 alle 8 settimane dal contagio, con un cambiamento radicale del comportamento tipico del cane: se era docile diventa aggressivo, se era aggressivo diventa inspiegabilmente calmo. Seguono nervosismo e ricerca di isolamento, ipersensibilità a luce e rumori, insonnia e disorientamento (rabbia furiosa). La seconda fase della malattia è detta paralitica, perchè porta alla paralisi dei muscoli del collo, della testa e della mascella, con difficoltà nella deglutizione. Nella fase terminale la paralisi colpisce il diaframma e il cane muove per soffocamento.
Se non curata, la malattia è mortale. (spesso obbligatoria per recarsi all’estero o in un alcune aree del Paese), la borreliosi di Lyme (provocata dalle zecche e trasmissibile anche all’uomo) o la filariosiChe cos'è la filariosiLa filariosi cardio-polmonare è una malattia provocata da un verme tondo denominato Dirofilaria immitis.
I cani sono gli ospiti ideali: le larve di questo parassita vengono trasmesse dalla puntura di una zanzara all’interno della quale la larva assunta compie una muta, raggiungendo lo stadio di larva infestante. Penetrando attraverso la ferita prodotta dalla puntura, la larva raggiunge le arterie polmonari dove si trasforma in parassita adulto, che, a sua volta, produce milioni di larve che circolano nel sangue periferico del cane. Una zanzara che dovesse pungere il cane infetto assumerà queste larve, rinnovando il ciclo biologico.
La malattia si manifesta solo in uno stadio avanzato, quando compaiono tosse persistente, difficoltà respiratorie e facile affaticabilità, fino alle sincopi e, quindi, alla morte dell’animale.. Per i vaccini cd. “core” la durata dell’immunità può essere davvero lunga: infatti, esistono in commercio prodotti che permettono di ripetere la vaccinazione ogni 3 anni;
– rivolgersi, con urgenza, esclusivamente al medico veterinario più vicino nel caso di una sospetta intossicazione dovuta a ingestione o contatto con alimenti nocivi, piante e sostanze tossiche, esche e bocconi avvelenati.
E’, infine, indispensabile rivolgersi al medico veterinario quando il cane è a fine vita. L’eutanasia – che è un atto medico – può essere praticata solo se inevitabile e nell’interesse dell’animale ed il veterinario è il professionista a cui è demandato il compito di utilizzare le migliori tecniche per assicurare all’animale una morte rapida e senza dolore.