Quando è il web a tendere una zampa

Il mondo del web, pur nel suo essere un universo caotico -e talvolta oscuro e perfino criminale-, si rivela spesso una risorsa utile ed efficace in termini di velocità delle comunicazioni, tempestività, chiarezza e reperimento delle informazioni. E in alcuni casi si dimostra un supporto davvero notevole anche nel fornire un aiuto agli animali in difficoltà. Lo prova per esempio la facilità attraverso cui i social network riescono a veicolare le richieste di adozione o le situazioni di emergenza in tutta Italia (solo per circoscrivere il fenomeno al nostro paese) o la presenza di portali dove sono raccolti annunci e segnalazioni per trovare una casa a cani e gatti randagi oppure in attesa in rifugi e canili.

Arpanet: l’origine della rete

Un esempio sono gli svariati “canili online” – negli anni ne sono sorti molti – che si occupano di raccogliere e far conoscere dati, annunci, messaggi riguardanti animali che necessitano di un aiuto e diffondendoli rapidamente in tutto il territorio italiano, spesso occupandosi anche di informare in modo puntale gli utenti che visitano i loro siti. Anche Apaca – attraverso il proprio sito web e le due pagine Facebook, quella istituzionale e quella dedicata alle adozioni da privati, aggiornati quotidianamente e seguiti da alcune migliaia di persone – riesce ad estendere e promuovere le iniziative dedicate ai cani e a rendere maggiormente visibili le loro situazioni e condizioni, espandendo così le possibilità che qualcuno si incuriosisca, che noti quegli occhietti che sbucano dalle immagini dei cani adottabili, che si emozioni leggendo una delle storie e che prima o poi capiti in rifugio con la ferma volontà di portare via con sé uno di quei quattrozampe conosciuti sul web.

L’utilizzo di un social network come Facebook, poi, si rivela uno strumento valido anche per condividere in tempo reale notizie di cani scomparsi o allontanatisi da casa, con relative segnalazioni di spostamenti sul territorio come è accaduto per la pagina dedicata a Forrest la fuggitiva.

In poche righe non è possibile racchiudere la vastità incommensurabile di Internet e delle sue potenzialità, ma forse a volte possono bastare per gettare una luce positiva su una dimensione spesso demonizzata o sottovalutata; la differenza, come sempre, sta tutta nell’uso che se ne fa, nelle intenzioni e nelle azioni di chi si mette di fronte allo schermo di un computer. E se lo fa per aiutare un animale bisognoso, non è mai un cattivo impiego delle risorse offerte dalla tecnologia.

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