Il cane e il bambino

Il cane fa bene al bambino sia dal punto di vista fisico, che psicologico e mentale , ma la coesistenza va preparata, gestita e sorvegliata dagli adulti, a cui è affidato il compito di creare – con convinzione – esperienze positive e di salvaguardare – con altrettanta costanza e determinazione – le distanze di sicurezza di entrambi.

Infatti, non è un caso se i bambini sono i soggetti più esposti al morso del cane : il fatto è che il loro odore, il suono della loro voce, i movimenti spesso concitati e soprattutto la scarsa consapevolezza con cui affrontano il rapporto con un cane li rendono soggetti “naturalmente” a rischio. Gli eventi sono più gravi quando i cani non sono cresciuti con i bambini e i bambini con i cani; quando i cani sono da guardia o tenuti alla catena oppure sono paurosi o ansiosi; quando i bimbi sono molto piccoli e si sono messi a correre o saltare davanti al cane. In ogni caso, la regola fondamentale è di non lasciare mai un bambino da solo con un cane (neppure se è il cane di casa).

Per far accettare più facilmente il bambino al cane, è d’aiuto fargli capire che già in presenza del neonato gli accadono solo cose positive, così come può essere molto utile – purchè sotto la sorveglianza di un adulto – l’impiego di giocattoli che rendono felice il cane. C’è, infine, un principio che andrebbe sempre rispettato: non dimenticare mai che anche il cane – e non solo il bambino – va protetto!

Per approfondire - La probabilità di essere morsi aumenta se...
Bisogna insegnare ai bambini (ma vale anche per molti adulti) che la probabilità di essere morsi -pur con modalità e gravità differenti – aumenta:
– se si accarezza un cane che non si conosce, senza aver chiesto prima il permesso al proprietario
– se ci si avvicina a un cane spaventato o ferito o malato
– se si tocca un cane mentre sta mangiando o dormendo o che non si è accorto del nostro arrivo o che sta rintanato in un angolo
– se si cerca di togliergli il gioco o lo si vuole costringere ad abbandonare il luogo in cui si è sistemato (il divano, ad esempio)
– se lo si costringe in un angolo o comunque in una situazione in cui non ha vie di fuga
– se ci si avvicina o si tocca una cagnolina con i cuccioli
– se si disturba o si minaccia un cane o gli si tira la coda o il pelo o gli si mette le dita nelle orecchie o in bocca o si urla troppo
– se lo si guarda dritto negli occhi o si avvicina la faccia al suo muso o le mani sopra la sua testa o si ringhia per scherzo
– se ci si mette a correre o si scappa davanti a un cane o si agitano freneticamente le braccia davanti a lui
– se lo si abbraccia o lo si stringe troppo forte o troppo a lungo
– se si prende in braccio il bambino mentre sta arrivando un cane.

Non ci sono solo divieti, ma anche azioni positive che vanno fatte per assicurarsi una buona relazione tra cane e bambini. Innanzitutto, non va mai dimenticato che i bambini che hanno paura dei cani sono le vittime più frequenti dei morsi: un impegno costante sarà perciò quello di trasformare la loro paura in conoscenza e consapevolezza. Bambini e cani, poi, devono provare gioia a stare insieme e uno dei sistemi migliori per creare un clima sereno è l’uso del greeting, cioè dell’insieme delle cerimonie e dei rituali che servono a rinsaldare i legami sociali: un tipico rituale giornaliero è il “buongiorno”, dato con tonalità basse e toni gentili sia al bambino che al cane; un altro è il saluto del rientro a casa, dato sempre con voce gradevole e non squillante, con toni bassi e non alti, evitando gridolini e movimenti concitati.

Le informazioni contenute nelle schede della guida “Che fare se…” di www.associazioneapaca.eu sono ideate per integrare e non sostituire le indicazioni fornite dal veterinario di fiducia

“Storia del Mondo. I vulcani eruttarono. Gli oceani ribollirono. L’universo era in tumulto. Poi venne il cane.”
(Snoopy- personaggio della striscia a fumetti Peanuts, creata da Charles M. Schulz)

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