Ceneri degli animali d’affezione accanto al padrone: i dubbi del Comune

E’ stata pubblicata, oggi, su un quotidiano locale la dichiarazione della vice-sindaco del comune di Belluno, Lucia Olivotto secondo la quale “non è giusto mettere uomini e bestie sullo stesso piano” e, di conseguenza, non è possibile accogliere la proposta delle associazioni di consentire la collocazione delle ceneri di cani, gatti e altri animali da compagnia nei camposanti accanto ai proprietari defunti.

Per chiarire il senso della proposta -inserita all’interno del nuovo Regolamento sul benessere animale che le commissioni consiliari stanno esaminando in queste settimane – APACA ha emesso questo comunicato stampa:
“La proposta avanzata dalle associazioni animaliste di inserire nel nuovo Regolamento sul benessere animale una norma che consentisse di collocare le ceneri degli animali d’affezione nelle immediate vicinanze della sepoltura del padrone defunto prende spunto da una disciplina che, nel 2014, è stata approvata dal comune di Milano, il quale non ha fatto altro che allinearsi a quanto disposto da molte altre grandi città europee e statunitensi.
Nella relazione accompagnatoria del provvedimento milanese si dice chiaramente che non si riscontrano, nelle normative vigenti in materia, prescrizioni che impediscano la collocazione delle ceneri di animali d’affezione sulla lastra di copertura della tomba a terra o nel vano ricavato tra la lapide e la lastra di chiusura del tumulo o, se in cappella o edicola di famiglia, al suo interno.
E’ bene sapere che, quando un animale da compagnia muore, la sua carcassa viene classificata come “materiale di categoria 1” e può essere smaltita attraverso incenerimento o con sotterramento in cimiteri per animali o anche in terreni privati, ma previa autorizzazione del sindaco. La preferenza del legislatore va sicuramente alla cremazione e l’attuale disciplina permette non solo lo spargimento delle ceneri in natura, ma anche di trattare le stesse ceneri come “cosa” che può essere conservata in un luogo di cui il detentore può disporre (in proprietà o in uso) e senza particolari cautele igienico sanitarie. I contenitori di ceneri animali potrebbero, quindi, essere introdotti e conservati anche in un cimitero tradizionale (per spoglie umane), esattamente come si fa per i busti in bronzo e marmo, per i cimeli di guerra o per tanti altri oggetti che i familiari sanno essere stati cari al defunto .
Ovviamente le associazioni animaliste si sono ben guardate dal chiedere la collocazione dell’urna dentro al loculo assieme al feretro umano (anche se negli Stati Uniti un marine ha fatto esattamente questo col cane insieme al quale aveva combattuto), ma, invece, non sembrava così assurdo pensare che sulla tomba del defunto potesse essere sistemato il contenitore delle ceneri di un animale che, soprattutto per le persone anziane, è spesso l’unico o almeno uno degli affetti più importanti nel fine vita.
“La norma di cui il vicesindaco Olivotto ha anticipato la bocciatura – dicono in APACA – non è, comunque, tra quelle fondamentali del Regolamento che abbiamo proposto. Era una novità dal valore simbolico che, insieme ad altre, poteva contribuire ad attivare una cultura maggiormente inclusiva degli animali nella comunità: ma ciò che è davvero indispensabile è ben altro e riguarda le condizioni di detenzione e cura degli animali e di lotta ai maltrattamenti, che siamo sicuri il Consiglio comunale approverà a breve.”

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