Cani e gatti in fumo

Cani e gatti in fumo

Smettere di fumare per tutelare la loro salute. Ecco cosa rischiano a vivere con un fumatore.

Era il 2006 quando in rifugio arrivò Brik, un meticcio nato nel 1999 affetto da asma, provocata – si disse- dal fumo che aveva respirato nella casa di Auronzo dove aveva passato i primi 6-7 anni della sua vita: fu adottato da una famiglia di Calalzo di Cadore, con la quale visse per il resto della sua vita. Era la prima volta che ci si imbatteva in un cane “vittima del fumo passivo”, ma di certo la scoperta fu emozionalmente favorita dal fatto che l’anno prima l’Italia aveva vissuto un cambio epocale con l’entrata in vigore della legge Sirchia che aveva esteso il divieto di fumo a tutti i locali chiusi. 

A vent’anni dall’introduzione del divieto di fumo nei luoghi pubblici, il bilancio è senz’altro positivo, ancorchè non esaltante: in Italia, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, i fumatori sono un milione in meno (11milioni e 530 mila contro i 12 milioni e 570 mila del 2005), le sigarette elettroniche non si sono dimostrate la nuova frontiera e, soprattutto, parecchi comuni (come Milano, ad esempio) stanno estendendo il divieto anche all’aperto. L’Istat dice che chi oggi fuma è soprattutto il giovane adulto (tra i 25 e i 44 anni) con un basso livello di istruzione, ma alcune ricerche lanciano l’allarme sull’intera Gen Z (ossia i nati tra il 1997 e il 2012) che non avrebbe conservato la visione ottimista e salutista dei Millennials (ossia i nati tra il 1981 e il 1996), ma avrebbe riabbracciato i motivi di ribellione, nichilismo e sensualità che da sempre accompagnano il vizio del fumo.

Smettere di fumare è tra i propositi più diffusi: chi dice che smetterà a 50 anni, chi quando arriva un figlio e qualche altro se smette anche il partner. Ma smettere di fumare, a volte, rimane solo un buon proposito perchè l’intenzione c’è ma manca qualcosa per far scattare la volontà!

Un motivo in più c’è: il fumo passivo fa malissimo anche agli animali che vivono nelle nostre case! Parecchi anni fa l’Ordine dei veterinari di Milano ci ha addirittura costruito una campagna informativa, titolata significativamente “Il fumo uccide anche loro”. Ed è proprio così. Negli animali domestici le principali cause di patologie legate al fumo passivo (che, come è noto, ha un’elevata concentrazione di sostanze cancerogene) sono l’inalazione e il contatto diretto con i residui ambientali del fumo, che si depositano sul suolo, sui mobili, sui tessuti e sul pelo degli animali, esponendoli a gravi rischi. E secondo l’Università di Glasgow, gli animali domestici sono più a rischio degli esseri umani per quanto riguarda le patologie da fumo passivo, dato che passano più tempo in casa dei proprietari, che sono spesso fisicamente vicini al fumatore (accanto o in braccio) e che sono maggiormente a contatto con le superfici in cui si depositano i residui. Un altro pericolo per gli animali domestici è, poi, l’ingestione di mozziconi: la nicotina assunta per via orale è, infatti, un veleno neurotossico ed è frequente che, soprattutto i cani, attirati dalla saliva umana, ne ingeriscano una quantità potenzialmente letale.

Generalmente, i cani sono più esposti ai tumori di naso e polmoni, mentre i gatti ai tumori del cavo orale per via del “grooming”, ovvero la costante cura del pelo che mette in contatto le mucose orali con i residui rimasti sul pelo. Ma sono riconducibili al fumo passivo anche i linfomi e le irritazioni dell’apparato respiratorio, dall’asma alle bronchiti croniche fino alle polmoniti. Le sigarette hanno effetti negativi anche sui conigli da compagnia, sui canarini e sui pappagalli: il fumo passivo, infatti, è particolarmente dannoso per i volatili perché sono dotati di un tratto respiratorio molto sensibile e le sigarette possono causare un accumulo di fluidi e portare alla polmonite, che spesso è letale.

Se proprio non si riesce o non si pensa neppure lontanamente di smettere – perchè (diciamolo) fumare è piacevole o almeno così ci fa credere il nostro sistema mesolimbico dopaminergico stimolato dalla nicotina – almeno non fumiamo in casa e negli ambienti chiusi, svuotiamo subito il posacenere e laviamoci le mani dopo aver fumato e prima di toccare il nostro ignaro e incolpevole compagno di vita!