Cani “dottori” per bimbi speciali

La pet-therapy, ormai è risaputo, è una pratica terapeutica consolidata ed efficace che dà un contributo enorme al sostegno per persone affette dalle patologie più disparate, dalle disabilità fisiche e intellettive ai problemi legati alla sfera psichica, dalle numerose sindromi alle difficoltà che nascono dai disturbi dello spettro autistico. E proprio riguardo a queste ultime problematiche i cani risultano fra i migliori alleati di bambini e ragazzi dal comportamento spesso complicato. Pare infatti che i cani riescano a stabilire un contatto e un legame con i piccoli pazienti affetti da autismo, incoraggiando la loro capacità comunicativa e le relazioni interpersonali, aspetti che risultano compromessi in questa tipologia di disturbo.

Diversi sono gli studi che sono stati condotti su questo argomento che dimostrano la profondità e l’efficacia dell’intervento dei cani con giovani autistici. Come la ricerca del 2013 diretta dall’Istituto Superiore di Sanità – e pubblicata sul Journal of Alternative and Complementary Medicine – attraverso la quale sono stati rilevati esiti molto positivi. In presenza di cani da assistenza o di cani appositamente addestrati per la pet-therapy, i bambini autistici sui quali è stato effettuato lo studio hanno mostrato di provare meno ansia e aggressività, in favore di un’accentuata sicurezza nei confronti dei genitori e di una migliore attitudine al sonno; inoltre i piccoli hanno espresso maggiore socialità, caratterizzata da manifestazioni di affetto verso i cani, con i quali si sono messi a parlare, da minori condotte ossessive e da gesti amichevoli e aperti verso altri bambini e gli adulti. A livello fisiologico poi, si è registrata una diminuzione del cortisolo, l’ormone dello stress, nel momento in cui i bambini erano vicini ai cani.

I risultati di indagini come questa sono davvero ottimistici e gli autori hanno continuato ad occuparsi degli interventi assistiti con gli animali, pubblicando anche recentemente studi e articoli sulla materia. Esistono poi, a supporto delle evidenze e delle ricerche scientifiche, anche molte storie appassionanti e commoventi di ragazzi autistici aiutati dai loro cani. Ne sono un esempio, fra le tante bellissime vicende che vengono narrate da chi le vive ogni giorno, Leon e la sua amica a quattro zampe Fern, una cocker spaniel che ha permesso al bambino di uscire dal suo mondo silenzioso, ed Edoardo e Belle, un ragazzo autistico e una cagnetta abbandonata, che hanno saputo creare un legame speciale fondato sulle loro rispettive difficoltà. Sono storie che raccontano quanto un cane possa diventare una risorsa unica per i giovani e giovanissimi colpiti da autismo, quanto riesca attraverso una sensibilità istintiva e un’indole protettiva a fare breccia nei loro muri invisibili e spesso invalicabili. Ma non bisogna dimenticare che ad assumere il comportamento idoneo a questo scopo sono cani dalle particolari doti di docilità, quasi sempre addestrati da specialisti per stare al fianco dei bambini che ne hanno bisogno. Insomma, non tutti i cani sono adatti ad affrontare un percorso certo impegnativo anche per loro ed è necessario, per il benessere dell’animale e della famiglia che lo prende con sé, fare sempre una scelta consapevole e responsabile.

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