Adotta un cane

I cani sono compagni di vita e a pieno titolo membri della famiglia che li adotta. L’adozione deve essere, quindi, un’azione che si compie non solo con la felicità e l’entusiasmo che l’arrivo del cane determina, ma soprattutto con la consapevolezza di essere pronti ad affrontare le difficoltà che possono insorgere.

Proprio perchè l’adozione cambierà la vita del cane, ma anche quella della famiglia che lo accoglie, bisogna essere consapevoli che ci si assume una responsabilità che dura tutta la vita del cane: dare una risposta sincera alle 10 domande del nostro test potrà aiutare a capire se si è pronti ad adottare un cane del rifugio.

Solo quando tutti in famiglia hanno maturato questa consapevolezza ed accettato i cambiamenti che l’arrivo di un cane produce, allora si può fissare un appuntamento per venire in rifugio e prendere i primi contatti con gli operatori.

E per chi non ha la possibilità di accogliere un cane in casa c’è l’adozione a distanza, che permette di aiutare comunque uno dei cani ospiti del rifugio.

FAQ (domande frequenti) sulle adozioni
Come si affronta una visita in canile?Tutti i cani sono adottabili?E' un problema se non ho il giardino?Come faccio a sapere se il cane che adotto andrà d'accordo con quello che ho a casa?Quanto tempo trascorre tra la domanda di adozione e la consegna del cane?Quanto costa adottare un cane?Dopo l'adozione a chi appartiene il cane?Nel caso sorgessero problemi, posso riportare il cane in rifugio o regalarlo a qualcuno?Infografica
Innanzitutto, lasciando a casa l’emotività (è sbagliato pensare di adottare un cane solo allo scopo di “salvarlo”), ma soprattutto i pregiudizi e i luoghi comuni sull’età dei cani (voglio un cucciolo così lo cresco come voglio; un cane adulto non impara più niente), sulla razza (in canile ci sono solo cani pericolosi o malati; i meticci non sono intelligenti come i cani di razza) o sulla taglia (i cani grossi soffrono a vivere in appartamento; solo i cani piccoli sono adatti ai bambini). Farsi accompagnare sempre da un operatore di APACA, dedicando alla visita tutto il tempo che serve e spiegando bene le proprie esigenze ed aspettative. Non prendere mai una decisione alla prima visita: invece, individuare uno o più cani e ritornare nei giorni successivi per un contatto più “ravvicinato”.

Fissa un appuntamento

No, ci sono cani che non possono essere dati in affido. In genere, si tratta di animali che manifestano difficoltà nel contatto con l’uomo o tendono ad assumere comportamenti a rischio o che devono essere preventivamente curati. In tutti questi casi, nella scheda del cane viene riportata l’annotazione “ADOTTABILE SOLO A DISTANZA”.

Fissa un appuntamento

Assolutamente no. I cani che Apaca dà in affido non devono essere “abbandonati” in giardino, ma devono trascorrere la maggior parte del tempo insieme alla famiglia e partecipare alla vita del gruppo. La guida NOI E IL CANE fornisce informazioni, notizie e consigli su come affrontare l’arrivo di un cane in casa nel modo più consapevole.

Fissa un appuntamento

Facciamo una prova. Si fa una passeggiata insieme e, se tutto va per il meglio, proviamo a lasciare liberi i cani in un’area di sgambatura. Valuteremo insieme le reazioni e se ci sembra che possano convivere, un nostro volontario si recherà a casa dell’adottante con il cane del rifugio: sarà così possibile verificare se ha o meno possibilità di essere accettato.

Fissa un appuntamento

Non c’è un tempo prestabilito. A volte possono bastare 7-8 giorni, ma in altri casi possono trascorrere anche alcune settimane. Tutto dipende dall’esito dell’incontro con il cane, dalle informazioni raccolte attraverso l’apposito Questionario di pre-affido e dai risultati della visita di pre-affido, che viene effettuata dai responsabili di APACA presso la residenza dell’aspirante affidatario.

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Non c’è alcun costo da sostenere. Tuttavia, chi adotta sa che per l’intera durata della permanenza del cane in rifugio -e, a volte, si tratta di anni – i costi sono stati sostenuti solo da APACA: per questa ragione, una donazione di anche pochi euro è sicuramente gradita.

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All’Anagrafe canina il cane verrà ovviamente intestato all’adottante, che ne avrà quindi la piena responsabilità. Nell’esclusivo interesse dei cani, APACA preferisce, però, parlare di “affido” più che di adozione: se l’affidatario rispetterà tutte le regole che ha accettato di seguire al momento in cui il cane gli viene affidato, è chiaro che la provvisorietà dell’affido sarà lunga quanto la vita dell’animale. Se, invece, il benessere dell’animale verrà in qualsiasi modo pregiudicato, il cane dovrà ritornare nella disponibilità dell’associazione.

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Riportare un cane in canile significa farlo soffrire ancora più della prima volta che è stato abbandonato. Per regalarlo a qualcuno è necessario interpellare Apaca, che farà le stesse verifiche fatte per l’adozione e, nel caso la nuova sistemazione non sia idonea, il cane potrà tornare in rifugio.

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Nel 2024 Apaca festeggia il 30°anniversario di fondazione e vuole celebrarlo donando ai cani – soprattutto a quelli più anziani e malati – 10 nuovi box coperti, con zone notte riscaldate per l’inverno. Per riuscirci l’associazione ha bisogno di aiuto e per questo si rivolge ai cittadini bellunesi e ai tanti Amici che sono vicini e attenti alla vita del rifugio per chiedere loro un gesto di generosità e attenzione (scopri il progetto e come aiutarci)

“I cani non sono l’intera nostra vita, ma sono ciò che la rende piena”
(Roger Caras – filosofo, scrittore, ambientalista)

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